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Cefalù

spiagge di sabbia finissima ed una delle piazze più belle di Sicilia

Cefalù

Cefalù si trova sulla costa settentrionale della Sicilia, all'estremità orientale del Golfo di Termini Imerese, ed è facilmente riconoscibile per lo scoglio alto 269 metri che lo sovrasta. Questa affascinante città, costruita sotto un'immensa rupe, vanta belle spiagge, una delle piazze principali più belle di Sicilia e una cattedrale normanna abbellita con una delle immagini di Cristo più sublime dell'arte occidentale. Cefalù è una cittadina antica, pare di origine fenicia, ma il suo nome di origine greco, un tempo fu 'Kephalos' cioè 'testa', per la sua forma che sembra essere una testa coricata. Nei secoli vi si sono succeduti appunto i greci, i romani, gli arabi e i normanni

Gli arabi costruirono qui una cittadella tra l'858 e il 1063, ma la città si sviluppò quando nel XII secolo, il re normanno Ruggero II, estese l'insediamento verso il mare.
Famosa nei secoli come porto marinaro e peschereccio, soprattutto per il tonno e le sardine, Cefalù ha ancora oggi un mercato del pesce molto attivo e pittoresco; accanto al nuovo molo ci sono gli attracchi per le imbarcazioni da turismo, mentre i pescherecci ormeggiano nella parte più interna.

Cefalù negli ultimi anni si è ridestata come stazione balneare; i turisti hanno scoperto la bellissima spiaggia e le tante spiaggette disseminate tra gli anfratti rocciosi da un lato all'altro del paese, tutte bagnate da un mare azzurro e limpido.
Nel centro della città si eleva il Duomo, con due magnifici campanili, eretto tra il 1131 e il 1240 per volere di re Ruggero II, quale ex-voto per essersi salvato proprio in Cefalù dalla furia del mare. È un armoniosa mescolanza di stili romanico, normanno e arabo. All'interno ci sono preziosi mosaici bizantini e tra questi estremamente pregevole è l'immagine di 'Cristo Pantocratore' - Cristo in atto di benedire, e risale al 1148. Nelle fascie ineriori, l'immagine della Vergine in preghiera con quattro Arcangeli e le solenni figure dei dodici Apostoli. I troni di marmo bianco con decorazioni a mosaico sono stati destinati per il vescovo di Cefalù e per Ruggero II. Annesso alla Cattedrale, sul fianco sinistro, si apre un piccolo, grazioso Chiostro, con un portico sui tre lati, retto da colonne e capitelli con la rappresentazione scolpita di scene bibliche. La facciata, ideata da Giovanni Panettera, con le due poderosi torri, venne elevata nel 1240. Davanti al Duomo c'è una grande piazza quadrata, circondata da palme, da cui inizia il passeggio sul Corso Ruggero, il viale dei bar e dei negozi. Da un lato e dall'altro si trova il vecchio borgo marinaro con numerose viuzze tipiche. Tra una casa e l'altra si aprono cortili e porticati, qua e là fontanelle e giardini. A pochi passi dalla cattedrale sorge il Museo Mandralisca (via Mandralisca 13, tel 0921 421 547, www.museomandralisca.it), dove sono esposte ceramiche greche e arabe, nonché opere di artisti celebri come Canaletto, Guardi, Antonello da Messina (col suo eccezionale dipinto “Ritratto d'uomo, 1465-1472). Notevole è ancora il lavatoio medievale, alimentato da un fiume salmastro che sgorga quasi per miracolo da sotto le case e dove ancora oggi si vedono donne occupate a sciacquare i panni nelle conche scavate nella roccia.

Una passeggiata alla Rocca, il sito della vecchia cittadella, offre una vista superba. Salendo sul monte, percorrendo Vicolo dei Saraceni lungo il palazzo della banca sul lato est di Piazza Garibaldi, si incontrano le rovine di un antico tempio di Diana del IX secolo a.C., divenuto poi castello medievale e, di un edificio greco trasformato in basilica bizantina. Su questa strada, si affaccia l'Osteria Magno, sul lato ovest della strada (all'angolo di via Amendola), probabilmente una volta palazzo di Ruggero II, e oggi utilizzato per mostre. 

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